Visita a Piansano
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PIANSANO, di Maria Irene FEDELI
Abitato sin dalla preistoria, come testimoniano vari reperti conservati al Museo Preistorico Pigorini di Roma, il territorio di Piansano presenta abbondantissime tracce di età etrusco-romana. Oltre a numerose tombe ricche di suppellettili e a insediamenti sparsi, notevoli risultano le vestigia di una cittadina etrusco-romana sviluppatasi a sud-est dell'attuale abitato, in località Poggio di Metino, per ben nove secoli, dalla fine del IV sec. a. C. a metà del VI d. C..
Molti identificano questo sito con l'abitato di
Maternum, il misterioso centro abitato che viene indicato nella Tavola
Peutingeriana come stazione intermedia tra Tuscania e Saturnia.
Scomparso repentinamente tale centro abitato, soltanto in epoca carolingia
ritroviamo tracce di un agglomerato rurale dal nome Platjanula che, fin dall'
838 d.C. risulta appartenere al patrimonio dell'abbazia di S. Salvatore sul
Monte Amiata.
Le cronache medioevali parlano, poi, di un Castrum
planzani politicamente legato alla vicina Tuscania ma conteso dalle varie
signorie dell'epoca e dalla stessa Chiesa: i signori di Bisenso, i Di Vico, i
Farnese...
Quesfultimi se ne impadronirono nel 1385 e ne fecero distruggere definitivamente
il castello nel 1396.
II territorio rimase "fondo", cioè una tenuta, per oltre un secolo e mezzo. Nel 1537 entrò a far parte del Ducato di Castro e ne seguì le sorti fino alla distruzione dello stesso nel 1649, quando venne incamerato di nuovo dalla S. Sede e per tutto il `700 fu concesso in enfiteusi a vari signori. In questo periodo fiorisce la figura di Lucia Burlini (1710 -1789), discepola di S. Paolo della Croce, morta in odore di santità e oggi proclamata "Venerabile".
Dal 1790 al 1897 fu successivamente in mano al conte
Cardarelli, al principe Poniatowski, al conte Cini. Nel 1$971a proprietà del
territorio fu aggiudicata all'asta al Monte dei Paschi di Siena. Nel 1909 la
banca toscana lo rivendette a diverse persone alle quali fu espropriato dopo la
Prima Guerra Mondiale per venire assegnato ai reduci della Grande Guerra.
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on-line 12.12.2009 - www.fotomarta.altervista.org